Decadenza per incompatibilità di Maurizio Croce, via libera del Consiglio: 10 gg per le “controdeduzioni”

Il Consiglio comunale, riunito ieri in seduta straordinaria, ha trattato “la proposta di delibera relativa alla contestazione al consigliere Maurizio Croce delle cause di ineleggibilità e/o incompatibilità sopravvenuta, di cui agli articoli 9 e 10 della legge regionale 31/1986”. Dopo un lungo dibattito, caratterizzato da numerosi interventi dei consiglieri comunali presenti in Aula, si è proceduto alla votazione della delibera, che è stata approvata con sedici voti favorevoli e quindici contrari.

Il gruppo politico legato a Basile ha votato a favore dell’avvio della procedura, che va precisato non porta alla decadenza, ma solo alla contestazione da parte dell’Aula. A questa decisione si sono uniti Felice Calabrò e Antonella Russo del Pd. Questo sostegno non sembra essere il risultato di alleanze elettorali in fase di costruzione, ma piuttosto dell’interesse comune di contrastare il centrodestra e Schifani. Per i membri del Partito Democratico, l’opportunità di aggiungere un terzo elemento al gruppo è vista come positiva. Alessandro Russo, il quale ha avuto il miglior quoziente tra gli esclusi nel 2022, è il principale candidato a sostituire Croce, anche se altre interpretazioni della normativa indicano Sebastiano Tamà, il primo dei non eletti di Forza Italia. Nel gruppo dei “basiliani”, è stato chiaro e deciso il diktat riguardante la presenza in Aula e il voto favorevole, sia ieri che precedentemente da De Luca stesso, al fine di difendere una proposta del presidente del consiglio e leader d’Aula.

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