Ganzirri, i bambini scout accendono la Giornata della Fratellanza: un arcobaleno di culture in piazza (foto gallery)

L’idea arriva da 5 bambini del CDA del gruppo Scout Ganzirri 1, i bambini scout dell’età di 10 anni che all’ultimo anno del cerchio fanno un percorso parallelo a quello del resto delle coccinelle.

In questo percorso hanno avuto l’occasione di esplorare vari ambiti che riguardano il posto in cui vivono, sono andati alla scoperta delle tradizioni, degli antichi mestieri, hanno conosciuto la storia dei monumenti e di siti di interesse culturale e artistico della zona nord, hanno esplorato il territorio e gli spazi fruibili per i bambini, hanno incontrato chi si è distinto in competizioni internazionali e chi a Capo Peloro ci vive da anni ma ha origini straniere.

Colpiti dall’incontro con due ragazzi di origine srilankese e polacca che sin da piccoli vivono a Messina e dal racconto delle difficoltà che hanno incontrato nella loro crescita, i bambini hanno pensato di fare un’azione concreta che potesse lasciare un segno: sensibilizzare i cittadini locali alla bellezza di queste culture, e dare alle comunità straniere che vivono nel nostro territorio un segno di accoglienza.

Guidati dai capi, cominciano così a progettare la giornata della fratellanza, a consegnare una lettera di invito a tutti i bambini stranieri che frequentano la loro scuola, agli studenti stranieri che frequentano l’Ateneo messinese, e a raggiungere quante più comunità. Ogni comunità avrebbe mostrato le bellezze della propria cultura attraverso canti, danze, cibo, giochi e vestiti della tradizione.

Il risultato è stata una serata stupenda, ricca di bandiere, colori, sapori, musica e gioia, tanto dei bambini, quanto dei grandi, in chi passava per caso dalla piazza e in tutte le comunità straniere orgogliose e felici di presentare la propria nazione.

Presente numerosa e con grandissimo entusiasmo la comunità dello Sri Lanka, con il loro monaco buddista Ulakkulame Damma Kusala Himi e due gruppi di ballo che hanno ammaliato gli spettatori con i loro costumi e delle danze tradizionali.

Hanno dato la loro gioiosa adesione portando alta la loro bandiera e deliziando coi loro cibi anche dei rappresentanti della Polonia, Thailandia, Serbia, Turchia, Gambia e Tunisia.

Il CDA, coinvolgendo le altre 30 coccinelle del loro gruppo scout, ha invece presentato la cultura siciliana con una bellissima tarantella, canti in dialetto siciliano e vari giochi tradizionali.

Presente all’evento anche l’assessore Enzo Caruso, autore nel 1986 della canzone “Apremu li porti”, con cui i bambini scout hanno dato inizio alla Festa.

Il messaggio era quello che lo straniero, spesso percepito come invasore che ci toglie “Terra e Libertà”, si scopre invece come portatore di amore, onore e ricchezza. E come ha sottolineato Enzo Caruso, noi siciliani siamo da sempre un popolo accogliente, il nostro sangue non è un sangue puro, ma il nostro DNA è un misto di popoli diversi e non sarebbe così bella la Sicilia senza la contaminazione con gli altri popoli.

Diversi sono stati i messaggi di integrazione dei bambini delle coccinelle e di tutti i presenti e un pensiero è stato anche rivolto ai bambini di Gaza.

I 5 bambini del CDA, riusciti sicuramente nel loro intento, parteciperanno tra una decina di giorni a GRANDI COSE, un campo regionale con tanti scout siciliani che in contemporanea in tutta la Sicilia stanno lasciando nei loro territori un segno tangibile e forte di cambiamento.

 

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