Un Ponte di carte che crolla sotto il peso della Corte dei Conti

La Corte dei Conti ha sollevato una serie di rilievi critici e richiesto chiarimenti sulla delibera con cui il Cipess (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile) ha dato il via libera al progetto del Ponte sullo Stretto. Il documento della magistratura contabile, arrivato alla Presidenza del Consiglio, punta il dito contro carenze procedurali, tecniche e di sostenibilità economico-finanziaria dell’opera.

Il giudizio della Corte evidenzia come la delibera Cipess appaia più come una “ricognizione” delle attività affidate ai diversi soggetti coinvolti piuttosto che una valutazione puntuale e motivata delle risultanze istruttorie. Viene messa in discussione la validità della motivazione a supporto delle decisioni e si chiede più trasparenza sul modo in cui sono stati acquisiti alcuni documenti. L’amministrazione ha 20 giorni per rispondere ai rilievi, prima che la Corte decida se approvare il procedimento o richiederne il ritiro.

L’esito della Corte dei Conti ha subito acceso un vivace dibattito politico.

Il Partito Democratico ha definito la decisione della Corte una “sonora bocciatura” del progetto, sottolineando come le criticità messe nero su bianco dalla magistratura contabile mettano in discussione l’intero impianto progettuale. I parlamentari Dem chiedono al Governo, e in particolare al ministro Matteo Salvini, di fornire spiegazioni trasparenti all’opinione pubblica, smettendo con annunci propagandistici e aprendo un confronto serio sul futuro dell’opera.

Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra ha parlato di rilievi “gravissimi”, accompagnando molteplici critiche legate alla sostenibilità ambientale, economica e procedurale del ponte. Bonelli ha denunciato anche difficoltà di accesso ai documenti da parte della società Stretto di Messina, chiedendo alla premier Meloni di rendere pubblici tutti gli atti e di valutare una possibile sostituzione del ministro Salvini, da lui ritenuto principale sponsor dell’opera.

Dal Governo, a mezzo del vicepremier Matteo Salvini, arriva la rassicurazione che si intende rispondere puntualmente ai rilievi della Corte dei Conti per proseguire con l’avvio dei cantieri una volta superate queste verifiche, confermando l’impegno a realizzare l’opera tanto attesa dai sostenitori.

Una decisione della Corte dei Conti che rappresenta un freno significativo per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, bloccando l’iter in attesa di chiarimenti sostanziali. Il confronto politico si fa acceso, con un’opposizione che parla di bocciatura definitiva e di necessità di trasparenza, e un Governo che continua a sottolineare la volontà di procedere, puntando a risolvere le questioni sollevate. Nei prossimi 20 giorni sarà decisivo capire come l’esecutivo risponderà alle richieste della magistratura contabile, momento in cui si potrà delineare concretamente il destino di questa infrastruttura strategica per il Mezzogiorno.

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