NEANCHE LA PIOGGIA FERMA LE INVASIONI DIGITALI

Sotto una pioggia a tratti battente gli invasori non si sono lasciati intimorire e hanno potuto così portare a termine l’ultimo evento in programma: l’invasione della chiesa di S. Maria di Mili San Pietro, la più antica testimonianza di architettura religiosa normanna di Messina, e tra le prime della Sicilia. Gli invasori hanno dovuto aggiungere quindi ombrelli e impermeabili oltre al solito equipaggio fatto di smartphone e tablet e hanno potuto ammirare un luogo incantevole e denso di storia.

A far da guida Sebastiano Busà del CTG LAG, che ha spiegato con dovizia di particolari tutte le caratteristiche di un monumento non affatto di secondo ordine. Un particolare per tutti: la chiesa è stata una delle prime ad avere gli Archi intrecciati tipici dell’architettura sicula/normanna, un particolare che, dopo essere stato sperimentato a Mili San Pietro, è stato utilizzato in numerose strutture religiose dell’epoca in Sicilia.

Il complesso è inoltre al centro del progetto di recupero Adotta Una Chiesa Normanna, promosso dall’associazione culturale Piattaforma Creativa, insieme al CTG LAG proteggiamo la natura, Giosef Messina, Ionio Messina Sud e la mediapartership di messinaora.it.

Anche questo quarto appuntamento di invasioni digitali segna quindi un ulteriore successo e conferma l’intuizione avuta da Davide Rizzo di Piattaforma Creativa e Sonia Gennaro (che hanno coinvolto con entusiasmo la trasmissione radiofonica Start Me Up e la comunità Instagramers di Messina) di portare le invasioni digitali anche sulle rive dello Stretto. Non ci sono ancora dati ufficiali ma da una breve ricerca su Instagram sono più di 200 le foto con il tag #idmessina, (uno dei quattro ufficiali usati per tutta la manifestazione) senza contare i post su facebook e twitter e la citazione da parte del Ministero dei Beni Culturali.

Messina entra così a far parte di un circuito fatto di bellezza e arte, sui social network ma anche nella vita vera. Un circuito fatto da persone interessate e attive sul proprio territorio che si impegnano, pensando in grande (seppur nella semplicità delle cose) e senza aspettare l’aiuto di nessuno. Persone di cui ci piace raccontare e delle quali non vorremmo mai smettere di parlare.

 

@fabbiobbruno

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