GUERRIGLIA URBANA A COLPI DI PIETRE E PALI DI FERRO SCATENATA DA RAGIONI DI CUORE, 5 ARRESTI

Un uomo rincorre un’auto, lanciandole contro delle pietre. Dalla macchina scendono tre persone che imbracciano dei pali di ferro per farsi a loro volta giustizia. Una scena degna delle peggiori guerriglie urbane, verificatasi ieri notte a Torrenova. E a scatenarla pare siano state ragioni di cuore. Fatto sta che, per evitare che finisca in tragedia, sono costrette a intervenire diverse pattuglie dei carabinieri provenienti dall’Aliquota Radiomobile di Sant’Agata di Militello, nonché dalle Stazioni limitrofe di San Marco d’Alunzio, Mirto e Rocca di Capri leone.

Il tutto culmina con l’arresto per rissa aggravata e danneggiamento di Mauro Cucè, 57enne di Torrenova; Aldo Cucè, 24enne di Torrenova; Carmelo Ioppolo, 32enne di Piaraino; Pietro Tumeo, 63enne di Brolo; Giuseppe Tumeo, 24enne di Brolo. Tutti sono già noti alle forze dell’ordine.

Ad allertare i militari, una telefonata al 112 che segnala un lite in atto nei pressi della via Gorgone, a Torrenova. Prontamente, la locale centrale operativa invia sul posto diverse pattuglie dell’Aliquota Radiomobile di Sant’Agata di Militello, nonché delle Stazioni limitrofe di San Marco d’Alunzio, Mirto e Rocca di Capri leone, presenti sul territorio in attività di controllo.

Prima a giungere sul posto è la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che vede Aldo Cucè lanciare pietre e rincorrere un’auto con tre uomini a bordo. Gli occupanti della vettura, a loro volta, scendono dal mezzo e si dirigono con fare minaccioso verso Aldo Cucè e il padre, Mauro, imbracciando pali di ferro rinvenuti lungo la strada. I militari, notando anche che alcuni dei passeggeri dell’auto presentano delle evidenti lesioni e che gli animi sono particolarmente agitati, al fine di evitare più gravi conseguenze, si frappongono tra i due schieramenti così composti: da un lato Giuseppe Tumeo, suo padre Pietro e l’amico Carmelo Ioppolo; dall’altro i Cucè.

Uno dei soggetti riesce a divincolarsi e, prendendo un palo di ferro da terra, si dirige, proferendo minacce di morte, verso Aldo Cucè, accusandolo di avergli danneggiato l’auto. A quel punto, un militare del Radiomobile si avventa sull’aggressore, riuscendo a disarmarlo e immobilizzarlo.

Gli animi si placano solo con l’arrivo delle altre pattuglie, che provvedono pure a prestare i primi soccorsi ai feriti, successivamente accompagnati all’ospedale di Sant’Agata di Militello. Le evidenti lesioni, i traumi alla testa e le varie contusioni su tutto il corpo sono medicati e giudicati guaribili nel giro di qualche giorno.

I carabinieri, dopo aver ricostruito tutta la vicenda, riconducibile a probabili questioni sentimentali, arrestano i cinque uomini per rissa e danneggiamento. Sono stati inoltre rinvenuti e sottoposti a sequestro due pesi da bilanciere arrugginiti da un chilogrammo ciascuno. Oggi, il rito direttissimo.

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