Discordanze Teatrali al Sabir Fest: l’azzardo “Adulto” di Isgrò punta su Dario Muratore e vince

La sensazione, finiti gli applausi meritati del piccolo pubblico raccolto a semicerchio in file composte nel grande spazio aperto del Monte di Pietà, è di aver assistito ad un’operazione a cuore aperto. E di esserne usciti vivi.  Un intervento chirurgico con le parole di bisturi di Pier Paolo Pasolini, Elsa Morante e Dario Bellezza, che squarciano corpo e anima oltre l’identità sessuale che non trova equilibrio, dolorante tra la convenzione del pensiero borghese e l’intimità come unica forma di sopravvivenza.

dario_muratoreUn azzardo portare in scena Petrolio di Pasolini, l’incompiuto per appunti, un testo postumo in cui lo sdoppiamento, l’ambiguità, l’esperienza della parte più oscura del se, ha il nome di Carlo e del suo doppio, che guardandosi allo specchio si accorge di essere donna e come la Princesa di De Andrè, si osserva nel rito sociale del rapporto orale, di cui si fa strumento e portatore di “grazia”.

Commozione senza pianto, commozione per Dario Bellezza e quel dolore, quel grido disperato della solitudine che anche nella vita reale lo ha travolto, quell’adolescenza tormentata che è stata preludio di ricerca ossessiva della morte attraverso il sesso.

Per il regista Giuseppe Isgrò “Adulto” è “una ricerca sulla parte maledetta della crescita, quella che non matura, che non si dichiara, che non si esprime e che non si arresta: un’energia sotterranea e magmatica, devastante quanto generatrice”.

Un conflitto che ha trovato fisicità nel travolgente Dario Muratore, di una forza disarmante come la sua nudità, capace di entrare e uscire dai tanti personaggi emotivi che hanno calcato lo spazio di scena, circoscritto dai led di una periferia urbana mai così vicina. Un luogo dell’anima in cui ricercare il senso della realtà e prenderne possesso, nell’atto della creazione che anche quello carnale dell’eiaculazione.

Il primo appuntamento teatrale di questa edizione del Sabir Fest2016 conferma la qualità dell’intero progetto, che declina cultura e cittadinanza mediterranea in un intenso programma  fino al 9 ottobre a Messina e successivamente a Catania.

Concentrato tra la galleria Vittorio Emanuele, il Monte di Pietà e la Sala Laudamo,  stasera Sabir Fest propone per Discordanze Teatrali “Trinacria sulla Luna- Pitrè senza Gravità”, un progetto di Luca Recupero, testo e regia di Gaspare Balsamo. (@Palmira Mancuso)

 

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