Accorinti al G7: “siamo tutti migranti” il messaggio del Sindaco della Città Metropolitana

Ha raggiunto i capi di Stato al Teatro Antico il Sindaco della città Metropolitana Renato Accoriti, che ha subito attirato l’ attenzione dei media sul messaggio veicolato attraverso una nuova t-shirt: “siamo tutti migranti”.
Ha poi rilasciato una dichiarazione ufficiale in occasione del G7 di Taormina dove in questi giorni si discute di immigrazione, questione climatica e lotta al terrorismo.
accorinti_g7“Noi, prima come attivisti della società civile e, in questi ultimi anni anche nel nostro ruolo istituzionale, abbiamo portato avanti, INSIEME A GRAN PARTE DEI CITTADINI DEL MONDO, per lungo tempo, una lotta positiva e propositiva per il riconoscimento di fondamentali diritti umani, economici, sociali, ambientali e politici all’interno della nostra società. Questa occasione – ha detto Accorinti – ci da l’opportunità e il dovere di prendere posizione e fare sentire la nostra voce a livello globale. Per qualsiasi rappresentante istituzionale è privo di senso e paradossale incontrare suoi colleghi, specialmente ad un così alto livello come al G7, senza mettere al centro dell’agenda alcune questioni fondamentali.
Nello specifico, la necessità di uno sforzo comune per risolvere davvero le minacce derivanti dai cambiamenti climatici e tutti i disastri ambientali che la nostra società sta producendo; le azioni per ridurre ed infine eliminare l’enorme gap del Sud DEL MONDO in termini di diritti sociali ed economici, per i quali noi del Nord DEL MONDO siamo tutti responsabili; una presa di posizione chiara ed universale per una pace che sia reale, contro la guerra e gli armamenti.
In ultimo, la questione più importante, poiché rappresenta una questione urgente ed attuale dei nostri giorni, specialmente in questa parte del mondo. Ovvero l’appello per una politica che apra le nostre frontiere e non costruisca muri; il diritto per ogni persona in ogni parte del mondo a migrare in maniera sicura e con piena dignità e a vivere pienamente e liberamente la propria vita dovunque voglia. Non dimentichiamoci la nostra storia ed il nostro presente: siamo tutti migranti. Per noi, questo è il solo e più profondo senso del rappresentare le nostre istituzioni. 
 

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