Renato Accorinti presenta le liste a sostegno: “Voliamo alto con una visione comune”

di Marina Pagliaro – Tre liste, tre motivazioni diverse con un unico obiettivo comune: Renato Accorinti bis. Questa mattina alla Batteria Masotto si sono presentati tutti i candidati alle circoscrizioni e al consiglio comunale appartenenti alle liste che supporteranno il sindaco uscente alle amministrative di giugno. Un incontro accolto dalla cornice dello Stretto di Messina e dalla Madonnina del Porto che ha voluto ripercorrere i cambiamenti che nel corso di questi cinque anni sono avvenuti all’interno del movimento, nell’ottica del 2013 di un “no” secco ai “poteri forti” dei palazzi.

I primi a essere presentati sono stati i candidati ai quartieri, e poi si è passati alla presentazione di Percorso Comune, raccontata dall’Assessore uscente Gaetano Cacciola. “Abbiamo pianificato un percorso che ora va portato avanti – ha detto – Dal PAES per l’energia sostenibile, al PUMS per la mobilità pedonale, al PGTU per il traffico urbano, ad ARO per la gestione dei rifiuti, al PRG per l’edilizia, tanti sono stati i progetti che abbiamo programmato e avviato. Solo l’indifferenza potrà distruggere quanto è stato fatto alla luce della partecipazione di tutti”.

Si è presentata poi la lista Renato Accorinti Sindaco, supportata dalla maggior parte degli Assessori uscenti e presentata da Nina Santisi e dalla giornalista Palmira Mancuso. “Questo è il primo giorno di campagna elettorale – ha detto l’Assessora alle politiche sociali – C’è chi pensa che non abbiamo una visione e invece c’è e va verso la realizzazione di una città inclusiva rivolta al cittadino portatore di capacità, partecipante e responsabile. Abbiamo sprovincializzato Messina rendendola un riferimento europeo. Questo è l’orgoglio della nostra amministrazione verso una città intelligente sì ma con un grande cuore sociale”. A sottolineare l’importanza del pluralismo come valore di cambiamento portato da Renato Accorinti, Palmira Mancuso. “Le tre liste esprimono l’effetto di Accorinti su questa città – ha detto la giornalista – Renato ha avuto il merito di stimolare davvero la politica più alta che c’è in ciascun cittadino, chiamato a fare del proprio meglio. Non dobbiamo avere paura né di conoscerci né di mischiarci né di rimanere insieme. Il progetto iniziato 5 anni fa è un progetto politico che sta diventando maturo accogliendo tutte le radici politiche che si sono messe a disposizione del cambiamento. Oggi questo fa paura ma non si deve permettere a nessuno di riportare la città a come era 5 anni fa”.

Vittoria Faranda, portavoce di Cambiamo Messina dal Basso, insieme a Ketty Bertuccelli, ha preso parola, accanto a Giampiero Neri, a nome di tutti i candidati del movimento “padre” da cui proviene la prima elezione di Accorinti. “Siamo stati nel corso di questi anni sostenitori e pungolo ma cercando sempre il contatto e il dialogo con tutti i cittadini – ha spiegato – Chiediamo la fiducia di tutti per continuare a lottare contro i poteri forti che vogliono un cambiamento solo apparente. Noi il cambiamento lo abbiamo fatto, restituendo prima di tutto dignità ai lavoratori”.

Ogni lista ha presentato oggi nomi e volti di ogni candidato. Dei consiglieri e assessori uscenti quasi tutti hanno riconfermato di correre ancora una volta con Renato Accorinti, fuori solo Enzo Cuzzola. Correranno per il secondo mandato Ivana Risitano e Cecilia Caccamo ma non Maurizio Rella e Lucy Fenech, oggi assenti. Forte il gruppo di Generazione R che, insieme ai ragazzi vicini a Guglielmo Sidoti, ex PD, e agli young di CmdB rappresentano la voce “giovane” vicina a Renato.

Il sindaco uscente ha parlato per ultimo questa mattina. Un discorso emozionato, coinvolgente e che ritrova la tempra del Renato attivista scelto dai cittadini nel 2013. “Cinque anni fa ero solo con una lista – ha detto – La strada fatta è stata tanta e oggi siamo qui con 3 liste. Siamo dei visionari che portano ancora avanti una visione di politica come scelta di vita che vuole fare qualcosa per la collettività. Dicono che il palazzo cambia le persone, ma noi siamo stati a palazzo e non siamo diventati come gli altri. La politica sporca non ci appartiene e per questo motivo non chiediamo voti, ma parliamo alle coscienze civiche di ognuno”. Nessuna polemica contro gli avversari, come è stato sempre nello stile di Renato Accorinti che ha voluto ripercorrere con le sue parole le più importanti conquiste ottenute per una città adesso presente a livello nazionale ed europeo, attraverso una “politica di pace” che va oltre le critiche per il gesto a Trump e scuote nel profondo, invece, le coscienze rivolgendole alla libertà politica che è quella che si esprime massimamente attraverso un voto non pilotato ma dettato autenticamente dalla propria volontà. “Se abbiamo sbagliato abbiamo chiesto scusa – ha continuato – Ma non siamo mai stati conniventi con i poteri forti. Abbiamo allineato i pianeti cinque anni fa, e poi cambiato l’asse. Adesso o si vince o si perde ma noi continuiamo perché non potremo consegnare la città a Genovese che avvelena i pozzi della democrazia e non ha pietà nemmeno per suo figlio. Non mi interessa che rubino i soldi, la cosa peggiore è rubare il futuro e questo non possiamo accettarlo“.

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