La Città Metropolitana chiude con la Fondazione TaoArte: revocata la cessione dell’Hotel Panorama

di Marina Pagliaro – La Città Metropolitana di Messina non farà più parte della Fondazione TaoArte. La decisione è stata presa dal sindaco Cateno De Luca che con un atto di indirizzo il 13 luglio ha sancito la fuoriuscita della ex provincia dall’ente. “La permanenza quale socio della Fondazione comporta, comunque, degli impegni economici di difficile sostenibilità” si legge negli atti. Da adesso in poi la Fondazione sarà finanziata soltanto dal Comune di Taormina, dalla Regione Sicilia e dal Comune di Messina. Il conferimento a Taormina dei Nastri d’Argento il mese scorso era stata occasione per riflettere sulle elargizioni economiche provenienti dal comune della nostra città rispetto a una Fondazione finalizzata a dar beneficio non a tutta la provincia messinese ma soltanto alla Perla dello Jonio.

L’atto spiega ancora che: “alla luce della gravissima situazione economico-finanziaria in cui versa l’Ente e del conseguente squilibrio di Bilancio che fa paventare la dichiarazione di dissesto, resa nota e reiterata ai competenti Organi nazionali e regionali non è consentito di conferire alcun bene alla Fondazione poiché, altrimenti, si potrebbe configurare una inammissibile destinazione di beni per finalità diverse da quelle istituzionali”. La Città Metropolitana si era impegnata dal 2015, anno di creazione della Fondazione, secondo quanto stabilito durante l’Amministrazione Accorinti, a cedere in gestione l’Hotel Panorama di Castelmola che adesso tornerà al legittimo “proprietario”.

Per altro la procedura di assegnazione dell’Hotel Panorama non era stata ancora espletata dagli Uffici dell’ex provincia esistendo un contenzioso con il gestore del centro. Il passo immediatamente successivo che ci si aspetta adesso da Cateno De Luca è quello di far uscire anche il Comune di Messina dai componenti di una Fondazione che alla città dello Stretto non apporta alcun beneficio, né economico né turistico. Ed è anzi consequenziale chiedere che il Comune possa riportare sulle sponde dello stretto gli intellettuali, le stars e i vips del cinema e della musica che come un tempo consegnavano premi e presenziavano a rassegne cinematografiche nella nostra città. Magari agli “Irrera a mare” in Fiera, perché no.

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