De Luca chiede lo stato di emergenza abitativa: “Se il risanamento non riesce, sono pronto a lasciare l’incarico”

Stato di emergenza sanitaria e socio ambientale. Questa la richiesta avanzata dal Sindaco Cateno De Luca alla Regione per accelerare i tempi rispetto alla decisione di abbattere entro il 31 dicembre tutte le baracche della città nelle zone Annunziata, Giostra, Ritiro, Tremonti, Camaro, Bisconte, Fondo Saccà, Fondo Fucile-Rione Taormina, S.Lucia, Bordonaro e S. Filippo. Questo è quanto emerge dalla riunione di giunta che si è svolta questa mattina alle 9 a Palazzo Zanca. Una richiesta da parte dei consiglieri comunali avanzata al Presidente del consiglio Claudio Cardile invita a un confronto fra l’Amministrazione e il civico consesso per comprendere quali saranno le prossime mosse riguardo una procedura che costerà alle casse del comune oltre 220 milioni di euro.

Intanto procede spedito Cateno De Luca che ha preso di mira il problema del risanamento e vuol muoversi rapidamente. Il primo cittadino ha dichiarato: “Non posso accettare che la mia città sia ancora definita la “città delle baracche” e che ospiti migliaia di famiglie in abitazioni indegne del vivere civile. Se questa operazione non riesce, io sono pronto a lasciare l’incarico“. Nella richiesta dello stato di emergenza di questa mattina si legge come motivazione che “il venir meno delle condizioni genico sanitarie di salubrità dei locali nonché di sicurezza dei manufatti sotto i profili della antisismicità e degli impianti, deve determinare tutela dell’incolumità degli individui e delle preminenti esigenze di sanità e sicurezza pubblica, anche l’avvio delle procedure di sgombero quattro demolizione delle strutture”.

Per i poteri di cui il sindaco dunque è investito la richiesta è stata avanzata non soltanto alla Regione ma anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Dipartimento nazionale della Protezione civile, agli Assessorati regionali alla Protezione civile ed ai Lavori pubblici e al Prefetto di Messina. Sempre questa mattina si è tenuto un confronto con il Direttore dell’IACP Mariagrazia Giacobbe mentre lunedì prossimo la Giunta incontrerà anche il Commissario Leonardo Santoro per comprendere la modalità di intervento operativa. Se da una parte, infatti, l’Amministrazione si sta muovendo per rimuovere le baracche, dall’altro lato si cerca di capire come ubicare le famiglie che verranno spostate dalle zone interessate. Dall’incontro con le Associazioni di categoria degli Agenti immobiliari, che si è tenuto due giorni fa, risultano circa 30 mila alloggi non utilizzati, di cui circa 8000 aventi le caratteristiche specifiche per la risoluzione della questione inerente le “attività di sbaraccamento” e saranno acquistati circa duemila alloggi. (Mar.Pa.)

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