Ce lo dice anche Stello ” Stamuni e casi”; simpatia e leggerezza contro il Coronavirus

di Michele Bruno – Siamo in emergenza nazionale, lo sappiamo ormai molto bene. Non è tempo per polemiche sterili e tentativi goffi di cercare di attirare l’attenzione mediatica attraverso proclami e urla. Questo è un momento che invece dovrebbe suggerire di mettere da parte la nostra litigiosità tutta buddace e italiana per far spazio a uno spirito di Unità. Un momento in cui probabilmente abbiamo bisogno più di Leggerezza e un senso di Speranza per affrontare al meglio la situazione senza allarmi e preoccupazioni eccessive. D’altronde questo è il momento storico che richiede a noi di essere eroi con un semplice gesto, quello che il giovane comico messinese Stello Tomasello traduce in “Stamuni e casi!”.

 

 

E’ questo infatti il nuovo tormentone musicale che inizia a spopolare tra le zone più buddaci del web. Si perché Stello, noto anche su youtube come Stello Mustafà (dal nome del suo personaggio più celebre), ha fatto una canzone per invitare tutti ad ascoltare Governo e medici e restare a casa. Non sarà la prima, e non sarà l’ultima: sul suo canale, con la simpatia e la leggerezza che lo contraddistinguono, ha già pubblicato numerose canzoni e parodie musicali. Quest’ultima riprende il brano vincitore di Sanremo “Fai Rumore”, di Diodato. Ma molto esilaranti sono anche le parodie di “Soldi” di Mahmood (sul rischio dissesto a Messina, imitando Cateno de Luca), quella di Jambo di Giusy Ferreri, in cui, con la voce di Mustafà, un simpatico venditore ambulante immigrato, ironizza sull’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini e i suoi modi. Meno recente è anche la sua “Arancino al Ragù”, con cui scherzava sulle abitudini alimentari messinesi riprendendo “Maria Salvador” di J-Ax.

Non bisogna sottovalutare assolutamente le sue doti di imitatore. Chi è riuscito a vederlo esibirsi dal vivo, sa che è capace di imitare molto bene anche personaggi molto famosi come Al bano e Renato Zero. Lo stesso sottoscritto ha avuto modo di appurarlo personalmente dagli spalti del teatro del Serenusa Village di Licata, dove spiccava come talento assieme al più fortunato Marco Arnemi (Oggi l’uomo delle penalità della Prova del cuoco di Elisa Isoardi). Diciamo sicuramente che Stello  meriterebbe una fortuna eguale a quella del suo più famoso collega.

Uno dei risultati migliori del giovane comico buddace è però sicuramente “Messina I Love You”, (più di 30000 visualizzazioni) una canzone che tutti noi messinesi dovremmo ascoltare almeno una volta nella vita, perché ci ricorda chi siamo e chi dovremmo essere. E’ un inno a Messina e ai messinesi, ma anche una critica forte alla nostra abitudine tutta buddace di auto-compiangerci e auto-flagellarci, ripetendo continuamente che #amessinanoncennenti. Stello ci ricorda chi siamo “cioè figghi di greci” (eredi della cultura greca antica) e tutti i nostri pregi.

Insomma Stello Tomasello rappresenta il simbolo migliore della nostra buddacità, l’essere messinesi nel modo giusto, come dovremmo essere sempre e non quando ci conviene, il credere in noi stessi andando oltre i nostri difetti, senza vittimismi e lamentele inutili.

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