Nuovi tavoli per il referendum “eutanasia legale” a Messina, Salina e Capo d’Orlando: ecco dove firmare

Prosegue a Messina l’impegno del comitato per la raccolta delle firme a sostegno del Referendum “Eutanasia Legale”, con nuovi tavoli anche in provincia.

Oggi 24 luglio e domani 25 luglio appuntamento sulla SS113 pressi Lido del Tirreno dalle 18 alle 20,30.

Sempre oggi 24 luglio a Capo D’orlando in Via Crispi Area Pedonale

Primo tavolo alle Eolie anche Salina in Piazza Malfa il 28 luglio dalle 21 alle 23

Ricordiamo che è sempre possibile firmare al Comune di Messina, ufficio elettorale secondo apertura e in Piazza del Popolo da martedì al venerdì dalle 10 alle 12 (tranne il 29 luglio).

Nelle prima settimane di raccolta Messina ha contribuito con più di 600 firme, su un totale di oltre 6000 finora raccolte in Sicilia dove la prossima settimana farà un tour Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni, che con Più Europa, Radicali Italiani e Volt che hanno depositato i referendum, punta a raccogliere entro il 30 settembre, in tutta Italia, 500.000 firme per chiedere l’abrogazione di parte dell’articolo 579 del codice penale, che punisce l’omicidio del consenziente.

In Italia la legge 219 del 2017 permette la possibilità di interruzione dei trattamenti sanitari salva vita e rispetta le scelte (“disposizioni”) personalissime di ognuno. La “sentenza Cappato”, ha aperto alla possibilità al cosiddetto suicidio assistito, attraverso l’auto-somministrazione, per chi chiede, in determinate condizioni, di porre fine alla propria esistenza di sopravvivenza, ritenuta soggettivamente non più dignitosa.

Restano tuttavia escluse quelle persone, sempre capaci di esprimere la loro volontà in maniera libera e consapevole, ma impossibilitati ad usare parti del loro corpo per l’auto-somministrazione. Restano escluse alcune categorie di pazienti gravi (ad esempio i malati oncologici) che possono vivere senza trattamenti sanitari e senza l’ausilio di macchinari ma comunque condannati a sofferenze che potrebbero essere dagli stessi malati considerate non dignitose per la propria persona.

Il referendum, se sarà possibile raccogliere le 500mila firme, permetterà, nella primavera del prossimo anno, di fare in modo che siano i cittadini e le cittadine italiane a dichiararsi. Permetterà di riflettere sui temi del fine vita, di attivare discussioni e confronti, di rivelare quante persone malate, poste in situazione di sofferenza continua e senza alternativa o speranza di guarigione, chiedono di smettere di sopravvivere. 

Con la conferenza stampa si apre la campagna di raccolta firme anche a Messina.

Nelle prossime settimane comunicheremo anche altri tavoli.

E’ possibile attivarsi registrandosi al sito www.referendumeutanasia.it 

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