SABATO PRE-ELETTORALE TRA CROCE E SAN FRANCESCO: DALLA PRESIDENZA ALLA V CIRCOSCRIZIONE, ALLA CONCESSIONE DELL’APPRODO

 

I week end primaverili odorano di meeting e conferenze stampa come nella migliore delle tradizioni pre-elettorali. Questo sabato in agenda gli appuntamenti erano numerosi. In appena un centinaio di metri, due incontri politici, alla stessa ora. Alle 11.00 il Pdl ufficializzava la candidatura alla presidenza della V circoscrizione di Ferdinando Croce, alla presenza del gotha del partito berlusconiano, presso la sede di Corso Cavour. “Abbiamo scelto di puntare su Pinella Mantarro al VI quartiere e Croce al V: una donna e un giovane, in coerenza con la nuova linea del partito” commenta l’on. Nino Germanà, da noi interpellato. A pochi passi da lì, il prof. Renato Accorinti teneva una conferenza stampa relativa alla scadenza della concessione d’uso della Rada San Francesco ,prevista tra appena quattro mesi. Si attende giorno 8 per comprendere quale sarà la posizione che l’Autorità Portuale assumerà circa il da farsi: una deroga o un’alternativa? Proprio l’ “alternativa” è oggetto dell’incontro al quale prendono parte anche il prof. Guido Signorino (economista) e il Com. Sebastiano Pino (Presidente del Sasmant). Grande assente Saro Visicaro, nonostante il suo nome comparisse tra quello dei relatori previsti.

Nessun cantiere da aprire, nessuna particolare modifica strutturale da apporre al già esistente, “servirebbe solo ricollocare la segnaletica” sostiene Accorinti.

L’idea proposta durante l’incontro tenutosi a Palazzo dei Leoni è trasferire il traffico gommato (leggero e pesante), che entro i prossimi tre anni dovrebbe essere canalizzato unicamente verso l’approdo a sud della città, da San Francesco al Molo Norimberga il quale, allo stato attuale, pur disponendo di tre scivoli, vede l’impiego di soli due di questi, deputato esclusivamente alla rotta Messina-Salerno “che viene usata per dieci minuti al giorno, il tempo utile allo stallo e la partenza delle due navi per Salerno” spiega ironicamente il comandante Pino. In tal modo non soltanto i due scivoli liberi sarebbero disponibili h24 ma -volendo proseguire sul filo dell’ironia- potremmo dire che, un terzo sarebbe a disposizione per le successive 23ore e 50 minuti, quasi (battute a parte, si arriverebbe ad una disponibilità temporale stimata in circa 14 ore) ! Nel frattempo, questa situazione che sarebbe chiaramente un palliativo provvisorio alla questione ben più complessa che riguarda Tremestieri, costituirebbe, di certo, anche un sollecito per ultimare in tempi brevi i lavori necessari a rendere operativo  come previsto dal progetto originario l’approdo di Messina Sud.  La perplessità sorge laddove si pensi al traffico urbano e  le conseguenze che questo “cambiamento epocale” (così è stato definito) avrebbe sul congestionamento della città.

Il prof. Signorino illustra la traiettoria che i mezzi dovrebbero seguire per giungere dallo svincolo autostradale al molo Norimberga: dal Viale Europa alla Via La Farina fino a giungere al cavalcavia dove il gommato lascerebbe il centro abitato, delocalizzandosi verso la Falce. Calcoli alla mano, la riduzione del percorso in città sarebbe di circa 2 km. “Mantenere gli approdi a San Francesco ha forse limitato il traffico?” domanda retoricamente Signorino. In questo modo i mezzi sarebbero intercettati ben prima di arrivare al Viale della Libertà.

La reale problematica chiaramente è sempre la mala gestione di quell’approdo inaugurato nel 2006 che avrebbe dovuto rappresentare una preziosa risorsa per il nostro territorio e invece si è ridotto a “chiocciola vuota e pass in città” denuncia Accorinti.

Si parla anche di porticciolo, lasciando spazio ad una demonizzazione dell’ipotesi che aveva riguardato la zona di Grotte.

I relatori che hanno presentato l’iniziativa alla stampa, ci tengono a precisare che questa verrà a breve sottoposta all’attenzione dell’Autorità Portuale e degli altri candidati sindaco “e se dovesse emergere una soluzione migliore noi saremo ben lieti di mettere da parte la nostra ma liberiamo la Rada San Francesco” conclude il professore di educazione fisica.

Ci permettiamo di aggiungere una riflessione che probabilmente suonerà trita e ritrita, giacchè sempre di traffico del gommato in città si tratta. Tanto i mezzi pesanti quanto quelli leggeri vanno a congestionare in modo evidente e deleterio un caos che è già piaga in una città come la nostra, caratterizzata da reti impropriamente ottimizzate e da palese maleducazione automobilistica. Ciò detto, una delle  questioni più annose che i nostri futuri amministratori dovrebbero impegnarsi a tenere a mente è relativa alla delicata situazione che il torrente Europa (perchè è un torrente coperto … malamente, ricordiamolo!) vive. Se il traffico gommato è una piaga nella zona di Boccetta, dove per anni si  è letteralmente combattuto contro il far west del passaggio dei tir, va anche detto che suddetta zona è per lo più caratterizzata dalla presenza di uffici e abitazioni private; non può dirsi lo stesso per il viale del Ponte Americano. Laddove non si fosse notato, proprio sul Viale Europa  si affacciano strutture che ospitano servizi quali istituti scolastici e, soprattutto, un’azienda ospedaliera. Su quest’ultima vi invitiamo a concentrare la vostra attenzione giacchè l’accesso al cortile dell’ospedale Piemonte dovrebbe riuscire facile alle ambulanze che prestano soccorso non essere costantemente ostacolato da un traffico eccessivo. E appare quantomeno ovvio che debba essere attuata una vera e propria rivoluzione dal futuro assessore con delega alla viabilità per porre rimedio ad una situazione è decisamente grave. Non si può dunque pensare di lasciare le cose come stanno dal momento che in questo caso si può parlare, senza rischiare di apparire esagerati, di una questione “di vita o di morte”.  (ELEONORA URZì)

 

 

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