MERCATO SANT’ORSOLA A RISCHIO IGIENICO-SANITARIO, ALLARME TERZA COMMISSIONE PALAZZO ZANCA

Tanta incuria e poca sicurezza. Queste le condizioni del mercato di Sant’Orsola il cui degrado viene denunciato ancora una volta da Nora Scuderi, presidente della terza commissione consiliare di palazzo Zanca. Scuderi, in rappresentanza dell’assemblea, parla di “fiume d’intenzioni o di promesse, giunte dall’amministrazione, ma ancora oggi sfumate come una bolla di sapone”.

La commissione competente, così come comunicato formalmente lo scorso 21 novembre, aveva già individuando le maggiori criticità della struttura. In particolare, erano emersi “box fatiscenti e a rischio, non solo per gli stessi commercianti ma anche per gli acquirenti, con i tetti forati che favoriscono il passaggio dell’acqua piovana sui fili elettrici”. E ancora “i tombini colmi di residui e rotti, l’acqua piovana presente in tutte le locazioni, il pavimento viscido a rischio di possibili cadute (a detta dei commercianti già avvenute), la stanza dei contatori elettrici con fili pendenti ed evidenti infiltrazioni, gli odori sgradevoli, i bagni con condizioni igieniche improponibili”.

“I commercianti – come riferisce Scuderi (in foto) – lamentavano e continuano a lamentare che, nonostante paghino il contributo previsto, non dispongono, di contro, dei servizi essenziali vivendo quotidianamente in un contesto di degrado ed abbandono”.

Ma a oggi, 8 luglio 2014, dopo quasi otto mesi – fa notare la presidente – “la ‘questione’ non è assolutamente migliorata, anzi, direi peggiorata, facendo sorgere delle probabili emergenze igienico-sanitarie, corroborate da una non continuativa raccolta rifiuti. Così come verbalizzato dall’ingegner Scandurra, durante lo svolgimento della commissione odierna – prosegue – era stato previsto un progetto di manutenzione già nel lontano 2006, con la copertura in plexiglas dell’intera area mercatale, indicando un impegno finanziario contenuto nel piano triennale di circa 180.000 euro, ma che a tutt’oggi rimane solo sulla carta.

Inoltre, par sia in atto un contenzioso tra il Comune e l’Asp riguardo l’appartenenza dell’area. Proprio per questa ragione, la terza commissione esorta l’amministrazione e “disporre con sollecitudine iniziative risolutive”.

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