Anziani di Casa Serena aggrappati a un sms: “Moriamo di freddo”. Ma l’assessore non si tocca

Se non si piace a qualcuno, la verità potrebbe essere difficile da rinvenire. Se non si piace e basta, forse il problema potrebbe essere di più semplice individuazione. Come, per esempio, nel caso di Nino Mantineo. In Consiglio comunale l’unica convergenza trasversale davvero certa, fatta eccezione per le aderenti a Cmdb, è sul desiderio di saperlo defenestrato. Non lo può vedere nessuno. E nessuno riesce a vederlo. Gli esperti scelti da Renato Accorinti, dopo averci avuto a che fare, si dimettono uno dopo l’altro. E’ il caso di Angela Rizzo e Clelia Marano. Dei complimenti rivolti al prefetto si avverte ancora l’eco. C’è chi, a causa dei disastri che ha combinato, ha perfino provato a suicidarsi, lo scorso 12 novembre, durante un presidio del Comune di Messina da parte dei sindacati e dei lavoratori dei servizi sociali.  Un 50enne, in servizio a Casa Serena, ha minacciato di lanciarsi dal tetto di palazzo Zanca. Che il problema sia l’ex presidente del Cesv? Fatto sta che una nuova, triste pagina si aggiunge a quelle già scritte dal momento del suo insediamento in Giunta. Ieri, su Facebook, proprio Angela Rizzo, ha postato un sms inviatole dall’interno della casa di riposo, oggetto da anni di polemiche e disservizi a scapito soprattutto degli ospiti: “Ciao Angela – si legge – stiamo morendo di freddo, non sappiamo a chi rivolgerci, per favore aiutaci”.

Mai come ora è appropriato l’aggettivo “raggelante”, soprattutto in considerazione che quelli appena trascorsi sono stati i giorni più freddi dell’anno. Rizzo ha anticipato la foto del messaggio con un laconico e amaramente ironico commento: “L’assessore ai servizi sociali non si tocca”. Che magari significherà che Mantineo non è solito fare gesti scaramantici. Chi li fa, tuttavia, devono forse essere gli ospiti di Casa Serena, quando sentono le previsioni del tempo. Laddove non riesce o non vuole la mano dell’uomo, solo la sana superstizione può. Magari, i riti apotropaici degli interessati sono mirati anche a un siluramento dell’assessore che, invece che dare una storica svolta, ha contribuito in maniera non irrilevante ad affossare ancora di più il terzo settore cittadino.

Però, come potrebbe in alternativa intendere Rizzo, lui è un intoccabile. Poco importa che simili criticità vengano registrate proprio sotto il governo di chi più di chiunque altro, a parole, si è speso in favore degli ultimi. Che, è vero, saranno i primi, ma a lamentarsi. Del freddo, della mancanza di alloggi, della fine misteriosa dei cantieri di servizio.

Mantineo è inamovibile. Ed è qui che scatta l’interrogativo più inquietante: Accorinti ha affermato, lo scorso 23 dicembre, di cercare un assessore, in sostituzione di Filippo Cucinotta, con il quale ci sia, innanzitutto, una affinità spirituale, come con gli attuali componenti dell’esecutivo. Nessuno escluso. Ergo, il primo cittadino avverte una forte affinità spirituale con Mantineo. Ognuno si faccia due conti e tiri le somme. A Casa Serena, intanto, c’è chi rischia di tirare le cuoia.

Se son rose… (rag)geleranno. (@FabioBonasera)

 

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