Galleria Vittorio Emanuele. “Spazi proprietà privata?”, Ncd indaga: Stimolare impresa

Valorizzare, oltreché salvare dallo stato di desolazione in cui versa, la galleria Vittorio Emanuele III di Messina. E’ questo il cuore dell’interrogazione a risposta scritta rivolta al sindaco dai consiglieri comunali del Ncd, Daniela Faranda e Nicola Crisafi. Gli esponenti del Nuovo centrodestra chiedono a Renato Accorinti “se è vero che gli spazi comunali della galleria non vengono più dati in concessione alle imprese che ne fanno richiesta per un’asserita titolarità privata degli stessi; nel caso la circostanza corrispondesse al vero, se è stata fatta adeguata istruttoria per valutare la legittimità della pretesa dei predetti privati”. Chiedono, inoltre, “di intervenire con la massima urgenza per tutelare con ogni mezzo utile la galleria”.

La pregiatissima struttura, unica nel suo genere, nel Meridione, insieme a quella di Napoli, “dopo essere stata ristrutturata qualche anno fa dal Comune di Messina e restituita alla fruizione cittadina – scrivono Faranda e Crisafi – oggi è in balia di vandali, rifugio di senzatetto e subisce continui danni, come da ultimo la caduta di decori del soffitto a causa di un incendio di natura dolosa”. “E’ doveroso – sostengono, pertanto – che l’Amministrazione comunale, in un momento finanziariamente drammatico, attui ogni provvedimento al fine di reperire tutte le risorse che si rendano disponibili. E’ altrettanto opportuno che la depressa vita economica della città venga stimolata ed aiutata nelle sue attività imprenditoriali con specifiche politiche per lo sviluppo economico. E’ infine necessario che gli spazi pubblici possano essere fruiti liberamente dai cittadini”.

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