Deregulation uffici stampa: interviene anche l’Ordine dei Giornalisti

Il buon Aliquò, direttore generale dell’Irccs Neurolesi (di cui questa testata non pubblica comunicati, quale forma di protesta contro la mancata trasparenza nell’affidamento dell’incarico di addetto stampa) dovrà comprendere che oltre alle “notizie diffuse su blog” (quasi a sminuire l’interesse di molti giornalisti che operano sul web) ad occuparsi del caso “ufficio stampa” è anche l’Ordine dei Giornalisti.

Ecco la nota ufficiale diramata il 12 ottobre (quindi dopo la “difesa” che lo stesso Aliquò avrebbe vergato atta a giustificare l’ingiustificabile):

L’Ordine dei Giornalisti di Sicilia condivide e fa proprie  le preoccupazioni avanzate nei giorni scorsi  da alcuni giornalisti di Messina, che lamentano la mancata applicazione, da parte delle aziende sanitarie peloritane, della legge 150 del 7 giugno  2000 sugli uffici stampa. Con una lettera indirizzata ai direttori generali dell’Irccs Piemonte, del Policlinico universitario, dell’azienda Papardo e dell’Asp, l’Ordine chiede pertanto l’istituzione degli uffici stampa e selezioni pubbliche di giornalisti anche per assegnare incarichi a tempo determinato.

L’iniziativa nasce dal conferimento di un incarico a tempo determinato da parte dell’Irccs Piemonte ad una giornalista senza alcuna forma di selezione, nonostante la circolare del 12 agosto 2015 dell’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi, e la direttiva del 7 febbraio 2002 del ministro per la Funzione pubblica impegnassero le pubbliche amministrazioni ad istituire uffici stampa e a selezionare i giornalisti attraverso i concorsi.

Nella lettera indirizzata ai manager l’Ordine e il sindacato dei giornalisti si dichiarano disponibili a fornire collaborazione alle amministrazioni per applicare la legge, in attuazione dei principi di trasparenza.

 

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