Tentata rapina alla gioielleria, preso il complice: sono cugini entrambi in “permesso premio”

Come il cugino arrestato poco dopo il tentato colpo, sarebbe dovuto rientrare in carcere il 6 marzo. Emanuele CANNAVO’, 28 anni, messinese e in atto detenuto presso la casa circondariale di Porto Azzurro (LI), è stato raggiunto a casa, ieri sera, intorno alle 23.30, dai poliziotti della Squadra Mobile di Messina, diretti dal dottor Francesco Oliveri. Per il trentottenne è scattato il fermo di p.g. poiché gravemente indiziato del reato di tentata rapina perpetrato venerdì sera ai danni della gioielleria Burrascano, durante sono stati esplosi colpi di fucile a canne mozze per farsi largo e cercare la fuga.

Insieme al cugino Guiuseppe CANNAVO’, è scappato dopo essere stato sorpreso dai poliziotti delle Volanti impegnati nel controllo del territorio. La sera di venerdì, nonostante il grande spiegamento di forse e una “caccia all’uomo” che ha incollato migliaia di cittadini alla nostra pagina fb dove abbiamo seguito in diretta le ricerche all’interno del liceo scientifico Seguenza dopo si pensava fosse nascosto, fino al recupero del casco in via Oratorio San Francesco,  è riuscito a dileguarsi.

Ieri sera, al termine delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore dott.ssa Stefania La Rosa, è scattato il fermo, del quale è stato notiziato il P.M. di turno Dr. Piero Vinci.

 

 

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