#nonsolodroni per De Luca: la confusione tra interessi specifici e atti amministrativi

La risposta del sindaco sul caso-droni, secondo cui l’affidamento del servizio di assistenza è stato fatto dal dirigente nel rispetto della separazione tra politica e gestione sarebbe ottima, se fosse vera. Ma è lui stesso a smentirla nei suoi atti.

Infatti, con l’ordinanza n. 112 dell’11 aprile (Sabato Santo) è proprio il sindaco a stabilire “di affidare alla società STUDIO LABING S.r.L. il servizio di supporto alla Polizia Municipale per la gestione dell’emergenza…”. Delle due l’una: o De Luca ha affidato, con suo atto discrezionale, il servizio alla ditta del suo esperto “gratuito”, oppure il servizio era stato affidato dal dirigente; in questo caso l’ordinanza è un atto inutile, una trovata pubblicitaria della propaganda-COVID19.



Non sarebbe la prima volta che il sindaco viola lo sbandierato principio di separazione tra politica e gestione. Già pochi mesi dopo il suo insediamento aveva rivendicato di avere operato il “riaccertamento dei residui”, atto di stretta competenza dei dirigenti in cui la politica non dovrebbe (per ovvie ragioni) interferire.
Anche la coincidenza tra interessi di alcuni e atti pubblici è ripetuta e individuabile. Per citare solo qualche caso eclatante, nella gestione delle potature si sono visti alberi sanissimi recisi davanti a esercizi di candidati nelle liste del sindaco, mentre ricordiamo la delibera (poi revocata) che ordinava la rimozione del pianoforte dalla Galleria V.E. su richiesta di una singola cittadina che, casualmente, era stata sua dirigente fiduciaria a S. Teresa.

Singolare poi il caso del finanziamento alla rievocazione storica dello sbarco di D. Giovanni D’Austria, da sempre organizzata dal Prof. Enzo Caruso. Lo scorso agosto alla manifestazione è seguita l’investitura pubblica di Caruso ad assessore; orbene il 29 gennaio scorso lo stesso Caruso porta in giunta la delibera n. 51 sul finanziamento per 58.000 € per la manifestazione di cui è stato direttore artistico. Non proprio il massimo in termini di opportunità ed eleganza.

Per Natale, poi, una determina dirigenziale (la n. 71 del 9 gennaio) finanzia con 800 € la banda musicale per la festa dell’Epifania di Bordonaro facendo riferimento a una delibera di giunta (la n. 795 del 6 dicembre 2019) che avrebbe “approvato il Programma delle attività di Natale 2019 e successivamente integrato, prevedendo tra l’altro la compartecipazione alla manifestazione denominata ‘U PAGGHIARU’”. Peccato che nella delibera non si parla del Pagghiaru, né risultano ulteriori delibere di giunta che ne integrino il programma.

E, giusto per arrivare alla vigilia del coronavirus, come non ricordare il cartellone di Carnevale, quando una nota organizzatrice di eventi ha denunciato di essere stata esclusa dall’Assessore Scattareggia per ripicca, per aver ospitato un personaggio che aveva avuto il torto di stigmatizzare le numerose performance della compagna dello stesso Assessore (ancora sovrapposizione di interessi) negli eventi pubblici finanziati dal Comune.

Resta ancora una domanda: nel recente irresponsabile assembramento di Pasqua, le uova distribuite erano sue o se ne era “appropriato” per farsi campagna elettorale con risorse altrui?

Insomma, un bel record di coincidenze tra funzioni pubbliche e interessi specifici.
Il sindaco ha dichiarato di portare “massimo rispetto alla separazione tra l’attività di indirizzo politico e l’attività gestionale”, ma l’azione amministrativa della Giunta non sembra rigidamente improntata al rispetto di questo principio, né a una grande attenzione verso i conflitti di interesse.

Se così fosse, il sindaco non avrebbe influito sul riaccertamento dei dirigenti, non avrebbe siglato di pugno suo l’ordinanza che affida un servizio alla ditta del suo esperto “gratuito”, e lui e la sua amministrazione non avrebbero tanto sfrontatamente posto in essere atti così palesemente “ineleganti”.

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