Un “ponte di di feluche”: manifestazione lunedì 11 agosto dei cacciatori di pescespada nello Stretto

Lunedì 11 agosto 2025 alcune Feluche esporranno la bandiera No Ponte per esprimere la loro opinione riguardo al progetto. Soprattutto dopo che una imbarcazione è stata utilizzata dalla Lega di Matteo Salvini il giorno dei “festeggiamenti” seguiti all’ok del Cipess, che ha veicolato un messaggio in cui non si rispecchiano la maggioranza dei cacciatori di pescespada, preoccupati per il futuro di questa pesca tradizionale.

Le associazioni e i cittadini che intendono stringersi attorno al comparto di imprenditori impegnati nella tradizionale pesca del pesce spada, e coloro che ritengono l’opera inutile, anacronistica per le esigenze di trasporto, o dannosa per il territorio e le associazioni che
sostengono detta iniziativa si raduneranno a Torre Farò in via Glauco (circuito) alle ore 17:00. Questa protesta via mare rappresenta un gesto simbolico e concreto di opposizione a un progetto considerato dannoso e invasivo per il territorio e per la comunità che vive in questa zona fragile e storicamente delicata.

Le ragioni della protesta sono molteplici e fortemente radicate nelle preoccupazioni ambientali, sociali ed economiche della popolazione locale. Il Ponte, un’opera faraonica da quasi 14 miliardi di euro, rischia di sconvolgere irreversibilmente uno degli ecosistemi più unici del Mediterraneo e di causare disagi enormi a decine di migliaia di abitanti espropriati o costretti a convivere con un cantiere imponente per anni. Gli attivisti e i comitati No Ponte denunciano inoltre la mancata condivisione delle decisioni da parte del governo e contestano la spinta politica a favore di un’opera considerata inutile e un pericolo per la qualità della vita e per l’identità del territorio.

La protesta delle feluche si aggiunge così a un movimento ampio e composito che include cittadini, associazioni ambientaliste, esponenti politici di diverse estrazioni e gruppi civici. Tra le adesioni concrete emergono i comitati locali come la Rete No Ponte Capo Peloro, associazioni ambientaliste e comitati di cittadini che stanno ormai da mesi presidiano il territorio anche con iniziative di resistenza civile.

La mobilitazione delle feluche contro il Ponte non è solo un simbolo pittoresco, ma un manifesto deciso e corale di opposizione che unisce la comunità messinese e i vicini territori calabresi nella difesa della loro terra, contro un’opera percepita come imposta dall’alto e priva di reale consenso popolare.

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