Concorsi partecipate, Cisl attacca il Commissario Santoro: “indebita interferenza”, è così?

di Michele Bruno – E’ molto dura la nota che Fit Cisl, nella persona del segretario Letterio D’Amico, ha scritto riguardo alle selezioni e i concorsi nelle partecipate, con cui di fatto critica ed attacca direttamente il Commissario del Comune di Messina Leonardo Santoro. 

D’Amico parla di “interferenza indebita” da parte del Commissario quando dice nella nota che “la sospensione delle procedure di interpello senza una valida giustificazione e senza la necessaria delibera in autotutela costituisce una illegittima e non motivata decisione arbitraria” insomma “un abuso di potere immotivato”.

Per Cisl le partecipate “sono assolutamente autonome sia amministrativamente che finanziariamente ed esenti da qualsiasi intervento di controllo sulla gestione o vigilanza sulla propria attività da parte di organi esterni”.

“Il Comune di Messina non può – aggiunge D’Amico – quindi esercitare alcun controllo sulla gestione o vigilanza sull’attività delle partecipate se non esercitare quei poteri discendenti dalla sua qualità di socio unico e nel modo e nelle sedi opportune non che il suo ruolo di un generale ma non determinante indirizzo politico”.

“Un provvedimento di sostanziale natura amministrativa deve in ogni caso essere compiutamente motivato se sospeso o revocato e ciò può avvenire in autotutela soltanto in presenza di obiettive condizioni che ne determinino la contrarietà all’ordine pubblico o agli interessi sostanziali della partecipata.

Tale non è la sospensione dei detti interpelli addirittura a tempo indeterminato, che appare più che un esigenza di annullamento per ragioni contrarie all’ordine pubblico o agli interessi dell’azienda, una arrendendole accondiscendenza ad un’inesistente potere di interferenza”. incalza D’Amico.

Il Sindacato tiene a chiarire che “ha sempre svolto un ruolo di collaborazione e di mediazione e non mai di pura e sterile critica ritiene opportuno un incontro con il Commissario straordinario e con le società partecipate al fine di definire e chiarire e discutere su interpelli arbitrariamente sospesi che hanno ingenerato nei dipendenti legittime aspettative” e che gli interpelli citati “tendono a regolarizzare posizioni già acquisite così evitando un cospicuo contenzioso”.

Tuttavia l’unico atto a noi pervenuto ad oggi è una circolare del Commissario del 15 Marzo scorso in cui non si ha in realtà alcuna sospensione di concorsi e selezioni di personale stabilita direttamente dal Commissario stesso, quanto un invito alle partecipate ad informare il Commissario sulle procedure in essere ed alla sospensione di eventuali procedure che potessero apportare danni erariali.

Tra l’altro anche altri sindacati come Cgil e Uil ed il gruppo consiliare di Sicilia Futura avevano chiesto al Commissario di intervenire in tal senso, visto il periodo di campagna elettorale.

Dal momento che non riscontravamo atti che fossero a verificare quanto affermato dal sindacato Fit Cisl abbiamo contattato e chiesto al Segretario D’Amico di aggiornarci e chiarirci la vicenda. 

Al momento attendiamo risposta. 

Resta il punto: è davvero così? Il Commissario non ha il potere, in quanto socio unico delle partecipate e titolare dell’indirizzo politico delle stesse, di sospendere le procedure in corso?

 

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