PAOLO FRESU APRE UFFICIALMENTE IL MESSINA SEA JAZZ FESTIVAL 2014 (FOTOGALLERY)

Si è svolta nella cornice dell’ex Irrera a Mare la seconda giornata del Messina Sea Jazz Festival 2014, rassegna musicale diretta da Giovanni Mazzarino e patrocinata dall’Università.

Il jazz ancora una volta autentico protagonista di una serata contraddistinta dalle esibizioni di Jacopo Albini accompagnato da Daniele Raimondi (tromba), Alberto Bonacasa (Pianoforte), Giuseppe Cucchiara (basso) e Marcello Pellitteri (Batteria) e, successivamente,  l’attesissimo Paolo Fresu, omaggiato per l’occasione con un premio alla carriera, con il suo storico “Devil Quartet”, complesso del quale fanno parte 3 mostri sacri del jazz made in italy come il chitarrista Bebo Ferra, il bassista Paolino dalla Porta e il batterista Stefano Bagnoli.

Un linguaggio melodico quello di Fresu che trova massima espressione nell’esibizione live e nell’affiatamento con i propri compagni di note.

Stefano Bagnoli in questo caso funge da perno, tenendo  le redini del discorso mentre,  sul palco, Bebo Ferra e Paolino dalla Porta hanno il ruolo di guastatori, costanti e moderni allo stesso tempo,  costringendo lo stesso Fresu ad inserirsi in un meccanismo dove non vi è solo la tromba con la sezione ritmica ma esiste un gioco costante, un dialogo continuo che Fresu ,da grande leader quale è, ogni tanto riporta sulla terra in modo che i brani non perdano il loro stesso equilibrio e quel sound melodico che rappresenta una delle caratteristiche di Fresu.

Numerosi i brani suonati tratti dal suo ultimo album “Desertico”,  da “Ambre” alla “Follia italiana” scritto da Paolino dalla Porta.

Immancabili, ovviamente,  le  perle pescate dal passato,  come il brano “Percorso di Pace”, scritto per la colonna sonora di un documentario che narra la storia di alcuni ragazzi palestinesi e israeliani presi dalle loro case e portati nell’isola di Sant’Erasmo per parlare di pace.  Una tematica fortemente  attuale e rimarcata dallo stesso Fresu che  dimostra ancora una volta come la musica possa essere prima di tutto mezzo per diffondere i veri valori della vita oltre che gioia e cultura.

Dopo una dedica a Chet Baker e qualche altra perla tratta da “Desertico” la serata termina tra gli applausi di una platea  ancora sognante.

La notte, però, è ancora lunga, giusto il  tempo di una jam session alla Marina del Nettuno per poi concedersi alle lusinghe di Morfeo.

 

 

Francesco Algeri (@fralgeri)

Fotogallery a cura di (@fralgeri)

 

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