Burrascano (Megafono): “La sfiducia non risolve i problemi, ecco perchè non la voto”

Angelo Burrascano

Fissata la data del 15 febbraio, il voto sulla sfiducia tiene banco fuori e dentro i corridoi di Palazzo Zanca, dove il consiglio comunale è nell’occhio del ciclone per lo slittamento della discussione sulla delibera su Messina Servizi Bene Comune, che tiene sul filo centinaia di dipendenti del carrozzone Messinambiente.

Di oggi la dichiarazione di voto del capogruppo Consiliare del Megafono Angelo Burrascano, che in linea con quanto espresso da Crocetta, dichiara che “non esistono dei presupposti così gravi che portino alla Mozione di Sfiducia nei confronti di Accorinti ne tantomeno esiste in seno ai partiti e al Consiglio Comunale una decisione unitaria sul Si alla Sfiducia”.

“Come spesso accade – scrive il consigliere –  nessuno ne valuta le sue effettive ripercussioni e conseguenze per una città già in sofferenza (economica/sociale). Messina non ha bisogno di un Commissario con una gestione distante dagli interessi del territorio. Ecco perché la MOZIONE DI SFIDUCIA, senza un serio progetto politico, non può certo rappresentare una soluzione ai problemi di Messina, dei cittadini messinesi”.

Il consigliere, pur riconoscendo quindi le ragioni espresse dalla stessa amministrazione che proprio sulla sfiducia ha chiesto “una tregua”, ritiene “irrispettose” le “fughe in avanti di esponenti di partiti che rischiano di trasformare la Mozione a suo favore. Trasformarlo in vittima. “In assenza di confronti o dibattiti il sindaco Accorinti non verrebbe guardato come quello che ha affossato la città di Messina ma come colui che viene attaccato dalle forze politiche che non gli hanno dato e non gli danno la possibilità di lavorare con serenità. Sarebbe il “Martire di Messina”!!!.

La Mozione di Sfiducia andava presentata subito – continua Burrascano – quando i partiti ed il Consesso Comunale tutto si era reso conto che avevano davanti un amministratore incompetente che non rispettava il suo programma elettorale e anche le esigenze della città”.

Dunque no ad un commissariamento che affosserebbe Messina, piuttosto un’apertura con l’amministrazione. “A mio parere va riaperto il dialogo tra forze politiche e, prima di ogni altra cosa, con Accorinti per il bene della città. Così da dargli la possibilità di completare quello che ha in corso – Chiusura Messinambiente e avvio Messinaservizi Bene Comune, mobilità del personale, Amam, Svincoli, il Secondo Palazzo di Giustizia e tutti quegli interventi che vanno completati così da evitare che la città si ritrovi anche senza servizi essenziali”. (@Pal.Ma)

 

 

 

Partecipa alla discussione. Commenta l'articolo su Messinaora.it